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Arsenico e Composti arsenicali

Caratteristiche
L’avvelenamento da arsenico negli animali è causato da diversi tipi di composti arsenicali organici e inorganici. La tossicità dipende da vari fattori quali lo stato di ossidazione dell’arsenico, la solubilità, la specie animale coinvolta e la durata dell’esposizione.
L’avvelenamento è oggi relativamente poco frequente a causa del ridotto utilizzo di questi composti, classicamente impiegati come pesticidi e conservanti del legno. Gli arsenicali organici sono relativamente meno tossici dei composti inorganici o di composti organici alifatici e altri composti aromatici.

Modalità di azione
Le forme solubili dei composti di arsenico sono ben assorbite per via orale. A seguito dell’assorbimento, la maggior parte dell’arsenico si distribuisce in tutti i tessuti e in particolar modo in fegato, reni, cuore e polmoni. Nelle esposizioni subcroniche o croniche, l’arsenico si accumula anche nella pelle, nelle unghie, negli zoccoli, nelle ghiandole sudoripare e nei peli. La maggior parte dell’arsenico assorbito viene escreto nelle urine come arsenico inorganico o in forma metilata. Il meccanismo d’azione della tossicosi dell’arsenico varia a seconda del tipo di composto arsenicale. In generale, i tessuti che sono ricchi di enzimi ossidativi come il tratto gastrointestinale, il fegato, i reni, i polmoni, l’endotelio e l’epidermide sono considerati più vulnerabili al danno da arsenico. L’arsenico ha infatti un effetto diretto sui capillari, causando danni al microcircolo, aumento di permeabilità vasale e conseguente shock ipovolemico.

Segni clinici
L’avvelenamento è solitamente acuto con effetti sul tratto gastrointestinale e sul sistema cardiocircolatorio. Sono caratteristici segni clinici la diarrea acquosa, a volte con striature di sangue, e le gravi coliche con disidratazione, debolezza, depressione, polso debole e collasso cardiocircolatorio. L’esordio è rapido o inizia poche ore dopo l’assunzione. Nell’avvelenamento iperacuto, gli animali possono essere trovati morti anche senza aver manifestato segni clinici.

Lesioni anatomo-patologiche
Nelle intossicazioni iperacute non si osservano lesioni significative. Possono essere presenti infiammazione e iperemia della mucosa gastroenterica con edema, rottura dei vasi sanguigni e necrosi. La necrosi può progredire fino alla perforazione della parete gastrica o intestinale. I contenuti gastrointestinali sono spesso fluidi, maleodoranti e tinti di sangue; a volte sono presenti brandelli di tessuto epiteliale. Si osserva, inoltre, infiammazione diffusa del fegato, dei reni e degli organi addominali. A carico del fegato si possono anche rilevare steatosi e necrosi.

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