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Pesticidi clorurati (Organoclorurati)

Caratteristiche
Gli organoclorurati sono un gruppo di composti organici a struttura chimica notevolmente diversificata che hanno in comune uno o più atomi di cloro nella molecola. Sono notevolmente stabili nell’ambiente e caratterizzati da bassissima degradabilità. L’emivita degli organoclorurati nel terreno infatti è estremamente lunga (anche oltre 10 anni) e tali prodotti vengono facilmente assorbiti dalle radici delle piante anche anni dopo l’ultimo trattamento. Anche piccole quantità di queste sostanze disciolte nelle acque negli anni si concentrano nelle piante acquatiche, nel plancton e nei pesci, con il risultato di trovare alte concentrazioni nei pesci e negli uccelli piscivori che vivono nelle aree contaminate. Queste molecole sono estremamente efficaci come insetticidi (vengono assorbite attraverso la cuticola chitinosa degli insetti), ma il loro effetto duraturo si ripercuote poi a livello ambientale. Molti organoclorurati sono noti, o sospettati, anche di avere effetti cancerogeni nell’uomo e negli animali. Essendo composti organici si diluiscono bene nei solventi organici ed hanno una notevole affinità per i lipidi dove si possono accumulare. A causa dei residui riscontrati a livello tissutale di mammiferi e della loro capacità di indurre fenomeni di tossicità cronica, l’uso di questi agenti è stato drasticamente ridotto. In Europa sono oggi permessi solo pochi organoclorurati con bassa persistenza ambientale.

Modalità di azione
Gli organoclorurati dopo assorbimento si legano ad una frazione lipoproteica del siero e la loro concentrazione, soprattutto a seguito di assunzioni protratte, arriva ad un plateau più o meno elevato che rappresenta una situazione di equilibrio dinamico condizionato dalle caratteristiche di metabolizzazione e di escrezione di ciascuna sostanza. Nella fase di distribuzione nell’organismo, queste sostanze, fortemente liposolubili, sono destinate a produrre fenomeni di accumulo nei tessuti a maggiore disponibilità lipidica (tessuto adiposo, tessuto nervoso, fegato). Gli organoclorurati esercitano la loro azione tossica principalmente come stimolanti del sistema nervoso generale. Inoltre negli uccelli, soprattutto rapaci o con alimentazioni a base di pesce, tali tossici si sono dimostrati in grado di causare un notevole declino delle popolazioni, da una parte per la loro azione tossica acuta, ma anche e soprattutto per i loro effetti negativi sulla fertilità. Infatti è stato osservato che alcuni organoclorurati hanno un’azione estrogenica (o anche anti-estrogenica) e sono in grado di alterare i cicli riproduttivi degli uccelli. Inoltre è anche dimostrato che tali sostanze possano provocare l’assottigliamento dello spessore del guscio, con la conseguente rottura dell’uovo durante la cova.

Segni clinici
Nei casi di intossicazione acuta i segni clinici si possono manifestare da pochi minuti ad alcune ore dopo l’assunzione, a seconda della dose. La sintomatologia è solitamente nervosa con irrequietezza, ansia, aggressività, successivamente si osservano tremori, fascicolazioni o crisi convulsive con conseguente ipertermia. Inoltre si possono osservare vomito e diarrea, scialorrea (aumento della salivazione), midriasi (aumento del diametro delle pupille), perdita di urine e tachicardia. A volte la fase convulsiva si può intervallare con una fase depressiva. La morte, solitamente, è dovuta a insufficienza respiratoria.

Lesioni anatomo-patologiche
Non si hanno lesioni anatomopatologiche caratteristiche. Solitamente si può osservare un rapido e precoce rigor mortis. Alla necroscopia si osservano congestione generalizzata ed emorragie petecchiali sulle sierose.

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